Buon natale

gazzella pare
volare sorpassa i
dirupi scuri

questo è l’augurio che porgo con il cuore ad ognuno di voi, soprattutto a chi non sentirò personalmente ma che ha un posto nel mio cuore e nei miei ricordi, chi stimo e seguo da lontano, chi è lontano fisicamente ma vicino a me..la vita non è semplice ..a volte fa male… vi auguro di rimanere gazzelle e di riuscire ad essere sufficientemente leggeri da volare sopra il dolore e cercare sempre le piccole gioie e l’amore ..Il Natale viene per dirci che l’amore nasce nei luoghi piu’ poveri e inattesi 🙂gazzella.png

parole d’amore

Ma che bella bambina, sembri proprio una principessa. Non ti arrabbiare troppo se ti alzano la gonna a scuola, sono cose da maschi. Comportati da femminuccia. Le signorine non alzano mai la voce. I capelli corti li hanno solo i maschi. I videogiochi sono cose da maschi. Le cucine giocattolo sono da femmina. Stai zitta. Puttana. Non sei ancora fidanzata? Sei fidanzata? Ho saputo che fai il pompini al tuo ragazzo, troia. Dovresti essere contenta se ti guardano.

Ovvio che ti molestano, guarda come ti vesti. Vestita così sembri una suora. Non ti sembri volgare? Ma non è che sei ninfomane? Ma non è che sei frigida? Che c’hai le tue cose? Non parlarmi così davanti ai miei amici. Sei una bella puledra da domare. Balli così per provocarmi. C’è posto nel tuo culo? Devi essere più dolce e ubbidiente.

Sei mia. Sei troppo intelligente. Che donna con le palle. Chissà con quel bel culo che carriera farai. Ho visto il suo curriculum, ma lo sa che lei ha proprio un bel faccino? A me serve una cozza intelligente. Oltre alla vista delle tue tette, hai altro da offrirmi? In ufficio sei stata qualificata come più che chiavabile. Sei stressata perché hai bisogno di una bella scopata. Signorina ci porterebbe un caffè? Non puoi andare a lavoro con quella gonna corta, distrai i colleghi. Perché ti vesti come un maschio? Perché ti vesti così sexy? Perché non ti vesti più sexy? Perché non ti copri un po’? Sei una figa di legno.

A pari livello preferiamo assumere un uomo. Scusa ma ci sei solo tu, non posso parlare con un uomo? Meglio i medici uomini. Meglio i capi uomini. Domani incontro dal cliente, mettiti bella scollata. Non vuoi avere figli? Sei una cattiva moglie. Sei una cattiva madre. Iniziano a venirti le rughe, ritocchino? Hai fatto stirare mio figlio? Che c’è per pranzo? Che c’è per cena? L’uomo è infedele per natura, la donna non può e non deve. Non metterti quella gonna se non ci sono io. Scopi con tutti, puttana. Ti amo piccola, per questo ti proteggo. Lasciami e ti ammazzo.

Sono frasi vere. Che ogni donna ha sentito anche solo una volta nella vita, che è comunque una volta di troppo. Non bisognerebbe aggiungere altro, basterebbe anche solo lasciarle così, nere su bianco, in tutta la loro evidenza, nella loro leggera e quotidiana violenza. Una prigione, semplicemente.

Se c’è bisogno di ricordarlo con le immagini, ancora, significa che le discriminazioni sui ruoli stereotipati e le trincee maschi contro femmine esistono in questo tempo e in questo luogo, più forti che mai.

Le persone intervistate in questo video ideato da Pietro Baroni e prodotto da LUZ non sono attori e le battute vengono fuori da situazioni realmente vissute. È il sessismo in tutta la sua banalità, quell’ordinaria tendenza a svilire le donne che purtroppo non sappiamo riconoscere e quindi non riusciamo a combattere. Continuiamo a subire ogni giorno, raccontando storie di donne ammazzate, di violenze fisiche, di lotte per la parità e guerre ostinate per conquistare diritti fondamentali sul lavoro e nella vita, ma ignoriamo quanto possa essere devastante un linguaggio sessista, fintamente innocuo. Non conosciamo quale drammatico effetto possa avere su quello che siamo e su quello che diventeremo.

Bisogna ripartire dall’educazione, basta toni irrispettosi e frasi ignobili. Basta anche essere esposte a lunghe catene di insulti, decine di volte, più volte al giorno. Da nessuna bocca dovranno più venire fuori umiliazioni e vessazioni: le parole formano i pensieri. E ai pensieri seguono le azioni. Per combattere la cultura sessista, è necessario cambiare le nostre parole. Da adesso in poi non dite una parola che non sia d’amore, di vero amore

PAROLE D’AMORE

Parole d’Amore è il corto ideato da Pietro Baroni e prodotto da LUZ: le persone intervistate non sono attori e le battute vengono fuori da situazioni realmente vissute. è la discriminazione in tutta la sua banalità, quell’ordinaria tendenza a svilire le donne che purtroppo non sappiamo riconoscere e quindi non riusciamo a combattere

PROSSIME ATTIVITA’

crescita-personale

 

QUESTA ESTATE TROVA IL TEMPO PER TE!
Attività in programma per questa estate:
Luglio
corso di healing theatre and role play – attività espressive, recitazione e crescita personale
4 mercoledì ore 21 -23
Agosto
Corso di residenziale di pnl in umbria – Comunicazione efficace ed assertività
26 – 28 agosto
Per entrambi i corsi è necessario prenotare la partecipazione e sono disponibili a richiesta maggiori informazioni sul programma e i costi

 

LA VIOLENZA SULLE DONNE NELLA COPPIA

20151123182509-no-violenza-donne1Il problema della violenza che tante, ancora troppe donne subiscono all’interno della coppia, in un miscuglio malefico di sesso, amore, dipendenza, colpa e potere. Rivolto in prima istanza al popolo delle donne “sottomesse” o potenzialmente tali; vuole promuovere consapevolezza e – soprattutto – trovare rimedi. Pensiamo ad una coppia di agiati professionisti, che vive insieme da molti anni, con due figli. Dietro l’apparente normalità lui infligge a lei ogni genere di maltrattamenti: dagli insulti alle minacce, alle percosse, e la donna, da parte sua, è incapace di porre dei limiti. Lei si svaluta e si sente responsabile del benessere della famiglia, cerca di proteggere, tramite la sua sopportazione, il nucleo familiare, non odia il suo compagno ma prova pietà verso di lui. Nel contempo, come arriverà ad ammettere, ha paura del futuro e di restare sola. E’ un esempio purtroppo abbastanza frequente della collusione femminile, che spesso alimenta la violenza dell’uomo sulla donna.
Allora il problema della consapevolezza diventa primario, anche perché assai spesso alla violenza si arriva gradualmente, tramite un lungo percorso di violenze e prepotenze psicologiche, con passi graduali e misurati, che mettono alla prova il limite dell’altra, che ogni giorno inconsapevolmente cede una piccola parte del suo potere personale e della sua autostima.
Bisogna dedicarsi alla comprensione degli aspetti quotidiani, concreti della violenza, senza però rinunciare alla sforzo di collegare gli “atti” al loro significato profondo.

 

 

 

 

AGGRESSIVITA’

Il termine aggressività riveste una pluralità di significati e include fenomeni molto diversi l’uno dall’altro, quali comportamenti, risposte emotive e processi cognitivi. Esso deriva dal latino adgredior che letteralmente significa «avvicinarsi», ma che può anche essere inteso come «assalire», «accusare», «intraprendere», «cominciare». Conformemente alla sua radice etimologica, questo sostantivo ha conservato una notevole ricchezza di significati, tanto da essere definito una parola valigia che spazia da una connotazione decisamente negativa a una decisamente positiva, in termini di affermazione, successo, vitalità, riuscita. Si possono così distinguere un’aggressività ostile, ossia un atto di aggressione che deriva da sentimenti di rabbia con l’intenzione di infliggere dolore, e un’aggressività strumentale, intesa come strumento o mezzo per raggiungere obiettivi e superare ostacoli. È necessario operare una fondamentale distinzione tra aggressività, intesa come spinta o predisposizione intrapsichica del soggetto, e comportamento aggressivo, oggettivo e visibile.
Nella nostra cultura spesso risalta maggiormente il significato negativo del termine, a pochi di noi piace essere definito come una persona aggressiva, io però vorrei invece far risaltare che noi abbiamo tutti bisogno di una certa dose di aggressività, intesa come capacità di poter difendere i nostri confini personali, se una persona non si percepisce in grado di attivare, se necessario, la sua aggressività, poterebbe temere le relazioni e l’intimità perché si potrebbe percepire come debole e incapace di difendersi. Quindi una certa dose di aggressività è in realtà funzionale al nostro benessere. Diverso è dire che questa aggressività debba poi essere dalla persona gestita e incanalata nella giusta direzione. Infatti l’aggressività se mal gestita, può diventare energia distruttiva per sé e per gli altri. dorothy-thompson-journalist-quote-the-most-destructive-element-in-theIdeale sarebbe passare dal termine aggressività al termine assertività:

L’assertività (dal latino “asserere” che significa “asserire”), o asserzione (o anche affermazione di sé), è una caratteristica del comportamento umano che consiste nella capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni ed opinioni senza tuttavia offendere né aggredire l’interlocutore.

Si può definire come «un comportamento che permette a una persona di agire nel suo pieno interesse, di difendere il suo punto di vista senza ansia esagerata, di esprimere con sincerità e disinvoltura i propri sentimenti e di difendere i suoi diritti senza ignorare quelli altrui».

Essa si può anche delineare come il giusto equilibrio tra due polarità: da una parte il comportamento passivo, dall’altra il comportamento aggressivo. Naturalmente in questa riflessione non sto prendendo in considerazione le forme patologiche di aggressività che pure possono essere presenti negli esseri umani.

ATTIVITA’ ESTIVE

10356773_858390414174181_8312003715134255310_nBuongiorno come sempre siamo qui a proporti di trovare un po’ di tempo per te questa estate, il tempo scorre, il tempo è prezioso e spesso, uno dei regali più belli che possiamo farci è proprio dedicare un po’ di tempo a noi stessi, approfittare dell’estate, delle belle serate estive  per venire a provare uno dei nostri corsi, l’healing theatre oppure la programmazione neurolinguistica, la creatività oppure l’attenzione ai nostri processi e la capacità di trasformare la nostra mappa al fine di dialogare in modo costruttivo con gli altri. Anche l’idea di fare un counselling personale potrebbe rappresentare un momento di crescita.

Domani ci penserò, domani lo farò, domani troverò il tempo, appena ho sistemato alcune cose….e intanto il tempo ci scivola via tra le dita…..

Oggi fai qualcosa di nuovo!! Oggi prova a sorprenderti! oggi scegli di trovare del tempo e risorse da investire su di te …..

E’ più semplice di quanto sembra, basta fare un primo passo …anche se piccolo ..

DISTURBO DI PERSONALITA’

MODALITA’ PERSISTENTE DI ESPERIENZA INTERNA E DI COMPORTAMENTO CHE SI DISCOSTA IN MODO MARCATO DALLA CULTURA DELL’INDIVIDUO

QUESTA MODALITA’ SI MANIFESTA IN DUE (O PIU’) DELLE SEGUENTI AREE:
1) COGNITIVITA’ (ES. MODI DI PERCEPIRE E INTERPRETARE SE STESSI, ALTRE PERSONE ED EVENTI
2) AFFETTIVITA’
3) FUNZIONAMENTO INTERPERSONALE
4) CONTROLLO DEGLI IMPULSI
E’ RIGIDA, PORTA DISAGIO, E’ STABILE, NON E’ CONSEGUENZA DI UN DISTURBO MENTALE, NON E’ DOVUTA AGLI EFFETTI DI SOSTANZE

CLASSIFICAZIONE DEI DISTURBI DI PERSONALITA’ SECONDO IL DSM-IV

CLUSTER A
INDIVIDUI CHE APPAIONO STRANI O ECCENTRICI
DISTURBO PARANOIDE DI PERSONALITA’
DISTURBO SCHIZOIDE DI PERSONALITA’
DISTURBO SCHIZOTIPICO DI PERSONALITA’

CLUSTER B
INDIDIVIDUI CHE APPAIONO MELODRAMMATICI, EMOTIVI O IMPREVEDIBILI
DISTURBO ANTISOCIALE DI PERSONALITA’
DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITA’
DISTURBO ISTRIONICO DI PERSONALITA’
DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITA’

CLUSTER C
INDIVIDUI CHE APPAIONO ANSIOSI O PAUROSI
DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITA’
DISTURBO EVITANTE DI PERSONALITA’
DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO DI PERSONALITA’

CATEGORIE PROPOSTE PER ULTERIORI STUDI
DISTURBO DEPRESSIVO DI PERSONALITA’
DISTURBO OPPOSITIVO (NEGATIVISTICO DI PERSONALITA’)